Sospensioni ed esclusioni

La legislazione in tema d’idoneità alle donazioni prevede dei criteri di esclusione temporanei o permanenti a protezione della salute del donatore e/o del ricevente.

Nell’elenco che segue (estratto semplificato del link di cui sopra) sono presentati i criteri più comuni di esclusione. Sebbene la materia sia trattata nella Gazzetta Ufficiale del Ministero della Salute, bisogna ricordare come tali criteri non si applichino in maniera rigida, ma spetta sempre e comunque al medico che visita in donatore dire l’ultima parola.

 

Chi non può donare

Il donatore affetto o precedentemente affetto da una delle seguenti patologie è giudicato non idoneo a vita alla donazione di sangue o di emocomponenti. Tra parentesi sono indicate le eccezioni

  • neoplasie
  • malattia celiaca (il donatore segue una dieta priva di glutine)
  • malattie cardiovascolari (anomalie congenite completamente guarite o corrette)
  • ipertensione arteriosa (il soggetto iperteso è in trattamento farmacologico)
  • malattie organiche del sistema nervoso centrale
  • epilessia (soggetti con pregresse convulsioni febbrili infantili o forme di epilessia per le quali sono trascorsi 3 anni dalla cessazione della terapia anti-convulsivante senza ricadute)
  • affezioni gastrointestinali, epatiche, urogenitali, ematologiche, immunologiche, renali, metaboliche o respiratorie
  • diabete
  • malattie infettive quali Epatite B, epatite C, infezione da HIV, infezione da HTLV I/II, Malattia di Chagas o Tripanosomiasi americana, Babesiosi, Lebbra, Kala Azar (Leishmaniosi viscerale), Sifilide, Febbre Q cronica
  • encefalopatia spongiforme (TSE), Malattia di Creutzfeld – Jakob ivi compresi i soggetti che hanno soggiornato per più di sei mesi cumulativi nel Regno Unito nel periodo 1980-1996 e i soggetti che hanno subito intervento chirurgico o trasfusione di sangue o somministrazione di emoderivati nel Regno Unito dal 1980 al 1996
  • uso attuale o pregresso di sostanze farmacologiche non prescritto o principi attivi, comprese sostanze stupefacenti, steroidi od ormoni a scopo di attività sportive
  • xenotrapianti
  • comportamento sessuale abituale e reiterato fatto di promiscuità, occasionalità, rapporti sessuali con scambio di denaro o droga
  • alcolismo cronico

 

Sospensione dalla donazione

Il donatore può essere escluso dalla donazione per diverse motivazioni tra cui malattie, interventi chirurgici o viaggi all’estero. A seguire alcuni esempi e relativa tempistica di sospensione.

  • Brucellosi – 2 anni dalla completa guarigione
  • Febbre Q – 2 anni dalla completa guarigione
  • Toxoplasmosi – 6 mesi dalla completa guarigione
  • Malattia di Chagas o tripanosomiasi americana: i soggetti nati (o con madre nata) in Paesi dove la malattia è endemica, o che sono stati trasfusi in tali Paesi, o che hanno viaggiato in aree a rischio (rurali) e soggiornato in condizioni ambientali favorenti l’infezione (camping, trekking) possono essere ammessi alla donazione solo in presenza di un test per anticorpi anti-Tripanosoma Cruzii negativo
  • Febbre > 38°C – 2 settimane dopo la cessazione dei sintomi
  • Affezioni di tipo influenzale – 2 settimane dopo la cessazione dei sintomi
  • Malaria – il periodo di sospensione è definito dopo visita medica
  • Virus del Nilo Occidentale (WNV) – 28 giorni dopo aver lasciato, dopo aver soggiornato almeno una notte, un’area a rischio per l’infezione da virus del Nilo occidentale documentato attraverso idonei sistemi di sorveglianza epidemiologica. 4 mesi dalla completa guarigione in caso di soggetto con diagnosi di infezione
  • Malattie tropicali – il periodo di sospensione è definito dopo visita medica dove verranno analizzati i  viaggi del donatore in aree tropicali e la relativa permanenza
  • Esame endoscopico con strumenti flessibili – 4 mesi dall’ultima esposizione alla condizione di rischio
  • Spruzzo delle mucose con sangue o lesioni da ago – 4 mesi dall’ultima esposizione alla condizione di rischio
  • Trasfusioni di emocomponenti o somministrazione di emoderivati – 4 mesi dall’ultima esposizione alla condizione di rischio
  • Trapianto di tessuti o cellule di origine umana – 4 mesi dall’ultima esposizione alla condizione di rischio
  • Tatuaggi o body piercing, foratura delle orecchie – 4 mesi dall’ultima esposizione alla condizione di rischio
  • Agopuntura, se non eseguita da professionisti qualificati con ago usa e getta – 4 mesi dall’ultima esposizione alla condizione di rischio
  • Convivenza prolungata e abituale con soggetto, non partner sessuale, con positività per HBsAg e/o anti HCV – fino a 4 mesi dopo la cessazione della convivenza. Si applica anche se il donatore è vaccinato per l’epatite B
  • Convivenza occasionale con soggetto, non partner sessuale, con positività per HBsAg e/o anti HCV – 4 mesi dall’ultima esposizione. Si applica anche se il donatore è vaccinato per l’epatite B
  • Comportamenti sessuali a rischio quali rapporti eterosessuali/omosessuali/bisessuali:
    -con partner risultato positivo ai test per l’epatite B e/o C e/o per l’AIDS o a rischio di esserlo
    -con partner che ha avuto precedenti comportamenti sessuali a rischio o del quale il donatore ignora le abitudini sessuali
    -con partner occasionale
    -con più partner sessuali
    -con soggetti tossicodipendenti
    -con scambio di denaro e droga
    -con partner, di cui non sia noto lo stato sierologico, nato o proveniente da paesi esteri dove l’AIDS è una malattia diffusa- 4 mesi dall’ultima esposizione ad una o più delle condizioni di rischio elencate
  • Intervento chirurgico maggiore – 4 mesi in condizioni di recupero dello stato di salute
  • Durante la gravidanza
  • 6 mesi dopo parto o interruzione di gravidanza eccettuate circostanze particolari e a discrezione del medico che effettua
    la selezione

 

VACCINAZIONI

  • Virus o batteri vivi attenuati – 4 settimane
  • Virus, batteri o rickettsie inattivati/uccisi e vaccini ricombinanti – 48 ore se il soggetto è asintomatico
  • Tossoidi – 48 ore se il soggetto è asintomatico
  • Vaccino dell’Epatite B – 7 giorni se il soggetto è asintomatico e se non vi e’ stata esposizione
  • Vaccino dell’Epatite A – 48 ore se il soggetto è asintomatico e se non vi e’ stata esposizione
  • Rabbia – 48 ore se il soggetto è asintomatico e se non vi e’ stata esposizione – 1 anno se il vaccino è stato somministrato dopo l’esposizione
  • Vaccini dell’encefalite da zecche – nessuna esclusione se il soggetto sta bene e se non vi è stata esposizione

 

ALTRE CAUSE

  • Intervento chirurgico minore – 1 settimana dalla completa guarigione clinica
  • Risonanza magnetica con mezzo di contrasto – 1 settimana
  • Cure odontoiatriche
    – 48 ore per cure di minore entità da parte di odontoiatra o odonto-igienista
    – 1 settimana dalla completa guarigione clinica per l’estrazione dentaria non complicata, la devitalizzazione ed altri interventi (es. implantologia) assimilabili ad interventi chirurgici minori
    – 4 mesi nel caso di innesto di tessuto osseo autologo o omologo
  • Assunzione di farmaci – rinvio per un periodo variabile di tempo secondo il principio attivo dei medicinali prescritti, la farmacocinetica e la malattia oggetto di cura
  • Situazioni epidemiologiche particolari (ad esempio focolai di malattie) – esclusione conforme alla situazione epidemiologica
  • Manifestazioni allergiche gravi, fatta eccezione per lo shock anafilattico, a sostanze con particolare riguardo alla penicillina e cefalosporine e veleno di imenotteri – 2 mesi dopo l’ultima esposizione

 

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Data ultimo aggiornamento: 15 Aprile 2018